Il cortometraggio “Prender parte” si pone l’obiettivo di stimolare i ragazzi sulla necessità di schierarsi, di prendere una posizione critica nei confronti dei complessi problemi esistenziali, evitando di delegare ad altri ciò che riguarda tutti noi in prima persona.
Riflessioni sul dovere etico di partecipare, esporsi al di là della paura delle critiche, l’impegno come senso della vita.
Per far ciò, alcuni studenti di una scuola media di Monza, sono stati invitati a commentare gli stralci di una breve pièce teatrale dello scrittore/attore Alessandro Bergonzoni, originalissimo artista bolognese, noto per la sua straordinaria di capacità di "giocare" col linguaggio per creare situazioni surreali paradossali che invitano a profonde riflessioni sul senso delle cose.
Da queste sollecitazioni sono scaturite, da parte dei ragazzi, originali e profonde considerazioni sul proprio ruolo di “soggetti”, insieme ad ammissioni di fragilità e inadeguatezza oltre che di certezze etiche e profonde e ferme convinzioni.
Con sincerità e partecipazione, i ragazzi si abbandonano alle loro riflessioni guardando senza paura nell’occhio scuro della telecamera riuscendo a superare la paura di essere giudicati, di non essere presi sul serio, affermando con decisione : “Io posso, opossum!”.